Infatti l'inquinamento di una regione, la depredazione delle risorse, la bonifica di un area disastrata, non sono più solo un problema ambientale da affrontare a livello di chimica, fisica e biologia. Ormai certe questioni sono talmente radicate (se non incancrenite) da coinvolgere anche i politici, spesso conniventi, e chi tiene le redini dell'economia. Ecco che l'inquinamento di Pechino, c'è, si vede e si sente, ma ufficialmente non esiste; l'Amazzonia è patrimonio di tutti, ma tutti continuano impunemente a depredarla; ecco che nella regione andina da più di trent'anni si è dichiarata guerra alle coltivazioni di coca, ma ogni anno la produzione aumenta. E su tutto ciò, due moniti per il futuro: se non si interviene subito, la lotta per l'acqua potabile e il dilagare dell'ingegneria genetica possono diventare altre due gravi emergenze da aggiungere alla lunga lista di mali della Terra.