Professione astronomo è uno dei primi due titoli della neonata casa editrice SciBooks (abbreviazione di "Science Books"), fondata da Mario Menichella, fisico e giornalista scientifico. La SciBook si cimenta nella divulgazione scientifica avvalendosi del contributo dei maggiori scienziati nei rispettivi campi di ricerca: un approccio serio e professionale, correttamente modulato con la sensibilità dell’esperto Menichella, che porta alla realizzazione di volumi – almeno quelli fin qui editi – ricchi di spunti, interessanti e, occorre ammetterlo, piuttosto nuovi nel panorama italiano.
Professione astronomo è una raccolta di interviste a 11 astronomi più o meno noti al grande pubblico, dall’imprescindibile Margherita Hack al cosmologo Matarrese. Gli intervistati coprono un po’ tutti i settori dell’astrofisica moderna: dalla planetologia (Carusi, Cevolani, Coradini, Cosmovici, Montebugnoli ) all’evoluzione stellare (Castellani, Hack), dall’astrofisica delle alte energie (Vietri), dalla astronomia extragalattica (Pacini, Capaccioli) alla cosmologia (Matarrese). La raccolta fa parte della collana Il mestiere dello scienziato, che si rivolge a due tipi di pubblici piuttosto diversi fra loro: gli studenti delle scuole superiori, che possono trovare molte utili indicazioni sulla strada universitaria da scegliere, ma anche il pubblico generico interessato alla storia della scienza ma anche, più in generale, agli aspetti di politica della scienza.
Le interviste, infatti, non sono focalizzate sull’astronomia, ma sul mestiere dell’astronomo: quali doti occorrono per fare l’astronomo? Quanto si guadagna con questo lavoro? Quali sono le sedi migliori per studiare un dato argomento? Come si riesce in Italia a fare carriera? Chi è favorito nei concorsi? Cosa viene valutato nell’esame dei candidati? Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi della vita di un ricercatore? Come si raggiungono livelli di eccellenza?
Introducendosi domanda dopo domanda negli aspetti più intimi degli astronomi intervistati, si scopre che il mondo degli scienziati è molto meno spigolosamente matematico di quel che, in genere, si suppone. E soprattutto che per nessuno di loro, la scienza in generale e l’astronomia in particolare è stata una vera e propria vocazione. Anzi, si direbbe che la scelta sia sempre stata casuale, se è vero che al liceo la materia che appassionava Capaccioli, ora direttore dell’INAF-Osservatorio astronomico di Capodimonte, “
In realtà cioè che accomuna le scelte degli astronomi è la curiosità nei confronti dei fenomeni della vita quotidiana, nei confronti delle letture, è la sfida aperta al senso del mistero, in sé affascinante, certo, ma di cui non si accetta mai che rimanga a livello del semplice brivido dell’ignoto. E se la curiosità è stato il motore primo, la caparbietà, la passione, il lavoro sono stati poi elementi essenziali per farsi spazio nel mondo della ricerca. Senza dimenticare “i buoni maestri”, come “
Menichella non manca di chiedere in modo diretto un parere sul recente riordinamento che ha attraversato il mondo astronomico italiano: la fondazione, nel 2001, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, nel quale sono confluiti gli Osservatori astronomici professionali sparsi sul territorio nazionale (Torino, Milano, Padova, Trieste, Bologna, Firenze, Cagliari, Roma, Teramo, Napoli, Catania, Palermo) e alcuni istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Così come non mancano le critiche alla scarsità di donne ai livelli di carriera più alti (“
Ottimamente curata da Emiliano Ricci, astrofisico e divulgatore scientifico free lance, Professione astronomo è un’opera interessante e ben fatta, che ha il non trascurabile pregio di essere profondamente onesta in senso intellettuale e culturale. Un ottimo primo passo per la SciBooks.