Recensioni

La bioetica in laboratorio

Demetrio Neri, filosofo e docente di Bioetica all’Università di Messina, affronta in questo testo con semplicità di linguaggio ed estrema chiarezza l’etica della ricerca in laboratorio che coinvolge le cellule staminali e la clonazione

Il volume è diviso in due parti, nella prima chiarisce in modo esauriente cosa sono e come si ottengono le cellule staminali, mentre nelle seconda esamina la legislazione in merito e solleva importanti quesiti sulla responsabilità della ricerca sul futuro della salute pubblica.

Il testo, scorrevole, è consigliabile sia ai non addetti al lavoro, che agli scienziati offrendo ottimi spunti di riflessione sull’importanza della ricerca e sui confini a volte scivolosi della bioetica.

Le cellule staminali sono nominate ormai quotidianamente dai telegiornali, senza che sia chiaro a tutti, spesso neanche agli stessi scienziati, cosa siano. Dal loro primo isolamento nel topo nel 1981, a quello nell’uomo, ben diciassette anni dopo, e quindi fino ai nostri giorni, la ricerca ha fatto passi da gigante nella comprensione dei meccanismi che permettono a queste cellule di formare qualsiasi tipo di tessuto.

Neri chiarisce alcuni di questi punti raccontando la storia della scoperta dei meccanismi che conducono alla nascita di un individuo, e spiegando passo per passo l’importanza della genetica nell’ereditarietà dei caratteri.

Quindi fa il punto su quella che è la situazione attuale all’interno dei laboratori: come vengono prelevate le cellule staminali e per cosa possono essere utilizzata. Passa in rassegna alcuni importanti esperimenti per la produzione di tessuti per trapianti, elecandone i successi e le problematiche connesse.

Sposta quindi l’attenzione su un altro problema, anch’esso spesso presente sulle copertine dei giornali: la clonazione.

Spiega con esempi molto chiari cos’è e come può essere effettuata, raccontando anche in questo caso l’evoluzione delle tecniche che in questo campo hanno fatto la prima comparsa già cinquant’anni fa, con la clonazione delle rane. Illustra le problematiche sollevate dalla bioetica e i limiti di applicazione.

Il testo procede illustrando le potenzialità derivanti dalla ricerca biomedica, quali la personalizzazione del trattamento farmacologico e la comprensione dei meccanismi che conducono allo sviluppo delle malattie.

Riporta alcuni esempi importanti di tentativi terapeutici della cosiddetta medicina rigenerativa, cioè della possibilità di ricostruire tessuti partendo da cellule staminali.

In particolare, descrive alcuni esperimenti relativi a malattie del sistema nervoso (morbo di Parkinson), del sangue, del fegato e del pancreas (diabete). Accenna alla possibilità di utilizzare in contemporanea anche un’altra tecnica di avanguardia, la terapia genica, e degli studi che si stanno effettuando sulle navicelle spaziali per la generazione in vitro di organi.

La seconda parte del testo, incentrata sulle questioni bioetiche, fa una digressione storica sugli sviluppi di questa disciplina, quindi parte da alcuni casi concreti analizzandone l’evoluzione dal punto di vista dell’opinione pubblica, della legislazione, dei filosofi della scienza e degli scienziati.

Analizza il dibattito negli Stati Uniti, in Europa e in Italia, passa in rassegna l’opinione dei maggiori eticisti ed esponenti di rilievo delle comunità religiose, infine denuncia la necessità di un consiglio di bioetica che sia in grado di portare realmente a confronto opinioni e culture diverse, nell’ottica del rispetto del pluralismo, cosa attualmente lontana dall’accadere.

In copertina


Demetrio Neri
Editori Laterza
2001
196
88-420-6467-X

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