Recensioni

I MODI DI FARE SCIENZE

Oltre ai coordinatori F. Alfieri, M. Arcà, P. Guidoni questo volume ha altri autori (ben 14), tutti membri dell'Irrsae Piemonte e tutti in qualche modo coinvolti nell'insegnamento delle scienze nella scuola dell'obbligo

Essi raccolgono qui il frutto di oltre tre anni di lavoro, spesi a progettare attività didattiche, osservare i ragazzi al lavoro, riflettere tra insegnanti (e con l'aiuto di esperti), sperimentare nuovi approcci nelle classi... dunque una piccola summa, tutt'altro che teorica in quanto elaborata "sul campo", su come proporre i concetti scientifici ai ragazzi. Insieme a un analogo libro che lo ha preceduto ("Il senso di fare scienze", Bollati Boringhieri, 1997), si tratta del più vasto e aggiornato affresco sull'educazione scientifica nella scuola italiana. Una scuola ancora figlia dell'impostazione di Benedetto Croce, dove matematica e biologica, fisica e chimica, astronomia ed educazione tecnica, sono spesso materie bistrattate. Una scuola dove i laboratori per "sporcarsi le mani" con piccoli esperimenti scientifici sono chiusi o impraticabili. In "I modi di fare scienze" c'è di tutto: si va dalla materna alla terza media; ogni disciplina viene esaminata da sola e trasversalmente ad altre materie; vengono proposte classiche lezioni frontali e interi e articolati progetti per realizzare, alla buona, in classe, delle significative attività sperimentali. Un volume ovviamente prezioso per quegli insegnanti che tengono alla propria professionalità e al proprio aggiornamento, ma valido e alla portata anche di quei genitori che si vedono costretti a colmare in casa le lacune degli figli.

In copertina


F. Alfieri, M. Arcà, P. Guidoni
Bollati Boringhieri, Torino NZ$
2000
604

Suggerimenti