Recensioni

Deviazioni perfettamente ragionevoli dalle vie battute

L'epistolario di uno dei fisici più geniali del Novecento.

Richard, "Dick", Feynman, nato a New York l'11 maggio 1918 e morto a Los Angeles il 15 febbraio 1988, fu una delle menti più brillanti ed eclettiche che la fisica e la matematica abbiano avuto nel corso del Novecento. Durante il suo dottorato di ricerca venne inserito nel Progetto Manhattan per lo sviluppo della prima bomba atomica americana. Finita la guerra si dedicò allo sviluppo di un nuovo formalismo per la meccanica quantistica che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1965. Fu il primo ad esplorare il mondo delle nanotecnologie e venne chiamato ad indagare sulle cause del disastro dello Shuttle Challenger nel 1986.

Feynman suona il bongo Ma oltre ad essere un grande scienziato Feynman era un eccezionale divulgatore scientifico, i libri con la raccolta delle sue lezioni-conferenze sono considerati da molti una lettura dovuta per chiunque si interessi alla Fisica pur senza essere uno specialista, un musicista suonatore di bongo e una persona dotata di uno spiccato senso dell'umorismo.

Ora, grazie al lavoro di sua figlia Michelle che ha recuperato una parte corposa del suo epistolario, ci viene consegnata un'immagine privata di Feynman, ricca di umanità, anticonformismo e versatilità: un autoritratto che contribuisce ancora di più a renderlo un vero e proprio personaggio del secolo scorso.

Attraverso le lettere inviate ad altri scienziati, ai suoi studenti, agli amici, alle persone a lui più care, è possibile rivivere alcuni dei momenti salienti di una vita che non fu mai banale. Dalla comica vicenda delle dimissioni di Feynman dalla National Academy of Sciences, istituto che gli appariva privo di scopo – se non quello di selezionare i personaggi degni di farne parte - al momento della prima esplosione nucleare, descritta con vividezza di immagini in una lettera inviata alla madre, alla sbalorditiva soluzione del caso del Challenger. Non mancano i momenti intimi e commoventi come la lettera alla moglie morta, che rivela prepotentemente la sua personalità fuori del comune.

Un libro che vale la pena di leggere perchè, citando una celebre dichiarazione dello stesso Feynman, «sono un esploratore, no? E quindi mi piace scoprire».

In copertina


Richard Feynman
Adelphi
2006
369

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