Il libro è curato da Renato G. Mazzolini e presenta diversi autori che vanno a indagare, sulla base di una ricerca sociale effettuata sui musei di Trento i vari aspetti della fruizione museale.
Nel primo capitolo, a cura di Luca Critelli, si inquadrano i metodi che sono stati applicati. Troviamo la necessità di indagini complesse che abbiano un ampio spettro metodologico. "Coerentemente con la loro natura ibrida, le indagini sul pubblico museale si avvalgono di varie tecniche di ricerca". Cercando di far riferimento a ricerche già svolte in Italia si trova di fronte al problema dell'eccessiva eterogeneità dei disegni di ricerca. Di conseguenza, la scelta su cui parte questo lavoro, fa riferimento all'unica sintesi di alcune importanti ricerche europee pubblicata in Italia (Solima, Tiolo, 1999, "Le indagini sui visitatori dei musei: una rassegna europea", Lo spettacolo 44/4: 343-360).
Critelli esclude, per questo tipo di lavoro, finalizzato ai visitatori del museo, l'utilizzo dei questionari telefonici o postali per la distanza che si crea dall'atto della visita.
Pur avendo escluso l'utilizzo di strumenti di carattere qualitativo per "condizioni logistiche, budget disponibile, orizzonte temporale..." il libro è una buona base e un termine di paragone per analizzare la fruizione in altri ambiti museali. Purtroppo le analisi dell'impatto cognitivo sviluppate solo con metodi quantitativi lasciano molte domande aperte che speriamo in altri lavori di ricerca vengano colmate.