La bravura dell’autore sta proprio nel domare, ignorandola, questa sottostante pressione del linguaggio scientifico sicuramente a lui più congeniale. Egli non demorde e si sforza con successo di spiegare a parole cose la cui comprensione viene classicamente lasciata a chi sa muoversi agevolmente in pagine piene di tensori, matrici, integrali e alte “mostruosità” simili.
In ogni caso mi pare che, nonostante dal punto di vista linguistico possiamo registrare un successo, dal punto di vista della leggibilità- parametro al quale concorrono ben più fattori che il solo uso di periodi semplici- il libro offra il fianco ad almeno una critica. Più che per un ragazzo infatti, data la specificità dell’argomento esso sembra essere stato pensato per un pubblico di gente che sa di nutrire un forte interesse per i temi trattati, quindi anche e soprattutto per un target costituito da addetti ai lavori. Inoltre- e oserei dire finalmente- sarebbe da consigliare agli eventuali studenti universitari che, affrontando la materia Fisica Solare, vogliano finalmente capire “in soldoni” quale significato si celi dietro le equazioni scritte sulla lavagna da qualche docente più avaro di parole del Villante, ordinario presso l’Università dell’Aquila e direttore dell’International School of Space. La razza di quei professori che ritengono di aver detto tutto con una equazione per loro autoevidente, si sa, non è ancora estinta e in tal senso il libro è da considerarsi perfetto, andando a coprire uno dei tanti buchi lasciati scoperti nell’”alta divulgazione”.
In esso la materia viene sviluppata riguardandola come narrazione delle varie scoperte compiute in questo campo dall’antichità a oggi. E’ possibile così toccare con mano quanto la scienza si discosti dal dogmatismo proposto in altri ambiti della nostra cultura che tanto e troppo peso hanno nella vita di tutti i giorni. Le teorie vengono proposte e rigettate in un susseguirsi incalzante e si passa dalle primissime, ingenue osservazioni dei fenomeni geomagnetici come le aurore boreali compiute nell’antichità, alle odierne misurazioni dello spessore della magnetopausa e della magnetosfera. I capitoli centrali, quelli in cui la narrazione delle varie teorie proposte negli ultimi secoli- del loro accavallarsi e del loro reciproco elidersi o rafforzarsi- si fa progressivamente più vicina a noi includendo una fisica sempre meno banale, risultano ovviamente più impegnativi. Questo nonostante l’autore comunque fornisca durante la trattazione gli elementi base di meccanica quantistica e spettroscopia (sempre, rigorosamente senza formule!) del tutto sufficienti per la comprensione anche delle parti più ostiche. Sicuramente la quantità di dati, sia tecnici che storici (questi spesso corredati anche da simpatici aneddoti), è notevole. Alla fine del libro troviamo finanche un’interessantissima analisi delle ripercussioni nel sociale dei fenomeni geomagnetici. Per renderla più completa, l’autore ha aggiunto anche l’elenco di alcune date nelle quali si sono verificati, in seguito a tempeste solari o alla comparsa di macchie sulla superficie del nostro astro, eventi eclatanti come Black-out e difficoltà o addirittura interruzione brusca nelle radiocomunicazioni. Infine si fa cenno a una scienza relativamente nuova, battezzata “biogeomagnetismo”, che si propone di studiare le ripercussioni cliniche della forte correlazione tra attività solare e fenomeni magnetici qui sulla Terra. Altri problemi presi in esame da questa scienza sono le numerose e misteriose manifestazioni di sensibilità al magnetismo terrestre mostrate da alcuni animali come a esempio gli uccelli migratori i quali sembrano orientarsi mediante le linee del campo magnetico terrestre.