Le spoglie dell'astronomo danese Tyge Brahe (detto anche Tycho o Ticone), morto 411 anni fa, ancora oggi non trovano pace. La sua scomparsa è, infatti, avvolta dal dubbio che non sia stata dovuta a cause naturali, bensì a un omicidio.
Da un'analisi svolta nel 1996 sui resti dei baffi dell'astronomo sembrava prendere corpo l'ipotesi di avvelenamento da mercurio. Ma oggi gli studi svolti da Jeans Vellev, professore di archeologia medioevale all’Università di Aarhus in Danimarca, che nel 2010 chiese la riesumazione del corpo svolgendo quindi analisi su barba, ossa e denti del cadavere, dimostrerebbero che le concentrazioni di mercurio non erano sufficientemente elevate da aver causato la morte dell’astronomo.
Tycho Brahe è stato uno dei più grandi astronomi della storia. Divenne famoso nel 1573 pubblicando un resoconto delle sue osservazioni della stella nuova (che oggi chiameremmo
Il re di Danimarca gli affidò allora in uso perpetuo l'isola di Hven, su cui Tycho fece costruire il grande osservatorio astronomico di Uraniborg.
Brahe non abbracciò né il modello tolemaico né la teoria copernicana ma propose un proprio modello (non corretto) del Sistema solare, secondo il quale tutti i pianeti ruotavano intorno al Sole mentre il Sole e la Luna ruotavano intorno alla Terra. Tuttavia fu proprio grazie alle precisissime misure di Tycho Brahe che il suo assistente Keplero potè in seguito dimostrare la fondatezza del modello di Copernico.
Keplero sapeva infatti che le misure dele posizioni di Marte ottenute da Tycho erano difficilmente conciliabili con il sistema geocentrico. Partendo da quei dati su Marte, Keplero si convinse dell'esattezza del sistema eliocentrico e giunse alle sue tre leggi del moto planetario.
Vi starete chiedendo il perchè di tanto interesse intorno alla morte di questo astronomo, che sebbene abbia avuto alcune grandi intuizioni, non fu in grado di confermare la veridicità del sistema eliocentrico, sostenuto con ardore dal suo allievo Keplero. Perchè agli amanti degli intrighi storici piace ipotizzare che fu proprio l'allievo ad uccidere il maestro.