Personaggi

Francesco Denza (07/06/1834 - 14/12/1894)

Il fondatore della meteorologia italiana

Francesco Maria Denza nasce il 7 giugno del 1834 a Napoli, a sedici anni è già diplomato ingegnere di ponti e strade ed entra nel Collegio barnabitico Sant’Agostino a Resina, dove prende i voti nel 1851.

Dopo un biennio di studi di filosofia a Macerata, dal 1853 frequenta il Collegio San Carlo a Roma per il triennio di teologia; qui conosce il celebre astronomo e meteorologo Angelo Secchi che lo indirizza definitivamente verso gli studi geofisici.

Verso la fine del 1856 viene destinato al Real Collegio Carlo Alberto a Moncalieri, vicino a Torino, come insegnante di matematica e di fisica, l’anno seguente si laurea con il massimo dei voti in fisica presso l’Università di Torino e a soli ventitré anni inizia quella che avrebbe potuto essere una tranquilla carriera di religioso-insegnante in un prestigioso collegio vicino alla capitale.

L’incarico non gli basta decide di installare un piccolo osservatorio meteorologico presso il Collegio, chiedendo suggerimenti al maestro ed amico Secchi, che all’epoca era un’autorità in materia.

Nel 1859 l’Osservatorio di Moncalieri è completo e funzionante, Denza vi compie osservazioni e sperimenta per alcuni anni strumenti e metodi. Purtroppo la perdita dei quaderni e dei registri dell’archivio dell’Osservatorio ci priva delle informazioni che vanno dal 1859 al 1863.

Il suo lavoro consiste nel confrontare i dati con quelli di altri osservatori sparsi per il Piemonte e la Valle d’Aosta; fonda anche altre stazioni ed un mensile che durerà fino al 1894 sul quale compariranno anche articoli di astronomia, specialmente sulle osservazioni delle stelle cadenti e delle aurore polari, sismologia e geomagnetismo.

Fonderà nel 1870 con Schiapparelli (illustre astronomo di Brera) l’Associazione Italiana per l’osservazione delle meteore luminose.

La sua attività non è solo speculativa: il 6 settembre 1870 sale sul Monviso, misura pressione e temperatura per calcolarne la quota, nel dicembre dello stesso anno è in Sicilia con Secchi per osservare l’eclisse totale di sole e compierne un esame spettroscopico della corona.

Denza prosegue l’attività d’insegnamento al Collegio moncalierese fino al 1890 e dirige la Società Meteorologica Italiana fondata nel 1880; nel 1886 viene colpito da ictus cerebrale che gli lascia paralizzata la parte destra del corpo, ma con determinazione riprende a lavorare scrivendo con la mano sinistra.

L’ultimo suo grande progetto è la rinascita della Specola Vaticana, tanto che Leone XIII lo nomina direttore e finanzia l’acquisto del telescopio rifrattore di 34 cm di diametro, tuttora in uso, come numerosi altri strumenti per le osservazioni meteorologiche, magnetiche e sismiche.

Il trasferimento a Roma per il suo nuovo incarico durerà solo 4 anni, un secondo ictus gli sarà fatale il 14 dicembre 1894.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo l'opera divulgativa Le armonie dei cieli (1876), e l’inizio di un lavoro per la determinazione delle costanti magnetiche in Italia.

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