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Notizia del 17/06/2002

Zanzare per combattere la malaria?

Recentemente, un gruppo di ricercatori ha generato zanzare alterate geneticamente in modo da possedere una ridotta capacita' di trasmettere la malaria.

ZanzaraDa quando alcuni biologi molecolari sono stati in grado di modificare geneticamente il moscerino della frutta, i ricercatori che si occupano di studiare la malaria hanno pensato di poter applicare le stesse tecniche per modificare la zanzara portatrice della malattia in una incapace di veicolare il patogeno.

Dopo anni di studi, finalmente le zanzare sono quindi state modificate a livello del loro DNA ed esperimenti condotti in laboratorio hanno dimostrato che effettivamente non sono capaci di trasmettere il parassita che causa la malaria il: Plasmodium Falciparum.

Se introdotte in modo consistente in un ambiente naturale, queste zanzare potrebbero prendere il sopravvento sulle specie capaci di veicolare il parassita.

 Nell'ambiente si osserverebbe quindi la riduzione se non proprio l'eliminazione della trasmissione della malaria stessa.

Al momento sono stati identificati i geni responsabili della suscettibilita' di questi insetti al plasmodio della malaria.

Jacobs-Lorena e i suoi colleghi, hanno ampliamente descritto questi geni e anche come inibirli in modo da generare una zanzara geneticamente modificata.

Ciclo vitale del Plasmodio della malariaQuesta scoperta e' molto importante anche se occorre ancora molto lavoro di ricerca, infatti per la malaria attualmente non esiste una cura valida.

Inoltre la malaria e' una patologia devastante: in Africa, il parassita infetta 300-500 milioni di persone ogni anno e ne causa la morte di circa 3 milioni.

Inoltre molte aree del mediterraneo (tra cui l'Italia) sono state in passato zone malariche.

In queste zone la possibilita' di una "ricaduta" di malaria e' tutt'altro che remota.

Infatti, i ceppi di zanzare permissive e cioe' in grado di veicolare il plasmodio della malaria sono ancora presenti sebbene manchi il plasmodio.

Per questo motivo non ci sono piu' persone malate, ma, con l'aumento dell'immigrazione, il plasmodio puo' venir riportato in queste aree.

Infatti, il plasmodio della malaria ha un ciclo vitale piuttosto complesso che si sviluppa in parte nella zanzara permissiva, dove il plasmodio non causa malattia ma si riproduce, ed il parte nell'uomo tra sangue e fegato.

Nel fegato il plasmodio si modifica e nel sangue si modifica nuovamente e si moltiplica.

Globuli rossi infettiLa rottura delle cellule del sangue causata dal plasmodio per liberarsi nell'organismo dopo essersi moltiplicato, provoca il forte innalzamento della temperatura tipico della malattia caratterizzata infatti da febbre altissima ad andamento ciclico.

Gli esperimenti condotti in laboratorio hanno dimostrato che la "nuova" zanzara geneticamente modificata presenta una riduzione del 50% della sua capacita' di veicolare il plasmodio.

Liberata in un ambiente naturale dove possa prendere il sopravvento sulle altre zanzare permissive costituirebbe una sorta di vaccino naturale.

Le ricerche continuano ora per rendere questo davvero possibile e superare tutti i problemi che ancora restano.