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Notizia del 25/04/2002

Una speranza contro le allergie

Un gruppo di ricerca dell'Universita' di Torino capitanato dal professor Emilio Hirsch in collaborazione con il professor Matthias Wymann dell'Universita' di Friburgo ha dimostrato che un enzima noto col nome di PI3Kγ e' il principale responsabile dell'infiammazione e delle allergie.

Il Prof. Emilio Hirsch Tanto l'allergia, quanto l'infiammazione in generale dipendono nel nostro organismo dai macrofagi.

Queste cellule si trovano sia nel sangue, sia gia' all'interno dei tessuti in uno stato che si potrebbe definire quiescente.

Quando vengono stimolati dalle varie molecole mediatrici dell'infiammazione, i macrofagi si attivano e rilasciano istammina dando cosi' avvio a quella che viene definita come "la cascata infiammatoria".

A differenza di quanto si potesse sospettare precedentemente, quest'enzima e' stato infatti scoperto diversi anni fa, PI3kγ si e' rivelato un importante modulatore della cascata infiammatoria.

Il professor Hirsch ha infatti dimostrato che PI3Kγ e' il principale anello di congiunzione tra lo stimolo infiammatorio (dato dall'adenosina) e l'attivazione dei macrofagi.

Delle varie forme degli enzimi noti come PI3k solo la "γ" ha dimostrato possedere questo ruolo.

Lo studio ha chiaramente dimostrato come le differenti chemochine (o molecole capaci di indurre l'infiammazione) aumentano l'attivita' dei macrofagi solo attraverso l'attivita' dell'enzima PI3Kγ.

Infatti i topini privi di quest'enzima, generati nel laboratorio di Torino dal professor Hirsch, non sono capaci di scatenare un'infiammazione in risposta all'induzione sistemica di anafilassi.Anafilassi in cavia normaleAnafilassi in cavia priva dell'enzima PI3Kgamma

Attualmente l'industria farmaceutica sta spendendo molte energie nel tentativo di bloccare l'attivazione dei macrofagi per evitare i disordini infiammatori cronici e le allergie.

Il target principale di questi sforzi consiste nella ricerca di molecole capaci di inibire la funzione delle chemochine antagonizzandone l'effetto.

Nonostante questa strategia sia decisamente attraente, la possibilita' di riuscire ad isolare un composto selettivo per l'infiammazione e' abbastanza remota data l'enorme ridondanza dell'attivita' delle chemochine stesse.

Al contrario, la possibilita' di bloccare specificamente soltanto l'enzima PI3Kγ appare meno lontana.

L'utilizzo di inibitori non selettivi solo per la forma γ, ma capaci di bloccare anche l'attivita' delle altre PI3K ha dimostrato come effettivamente si possa avere un effetto positivo contro asma, allergia e infiammazioni in generale.

Questo pero' con effetti collaterali dannosi dovuti alla tossicita' di questi inibitori non specifici.

Lo sviluppo, in futuro, di molecole capaci di inibire in modo selettivo solo l'enzima PI3Kγ potrebbero significare la fine delle patologie infiammatorie croniche nonche' delle allergie.

Tanto piu' che i topini privi di quest'enzima sono "sani" e, a parte la ridotta risposta infiammatoria, non presentano altre caratteristiche che potrebbero costituire degli indesiderati effetti collaterali.

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