Una seconda vita per le tartarughe di Darwin
Potrebbero presto tornare a una 'seconda vita' alcune delle tartarughe giganti delle Galapagos, rese celebri dagli studi di Charles Darwin ma estinte da oltre un secolo. Un gruppo internazionale di scienziati, tra cui alcuni ricercatori dell'Universita' di Firenze, ha infatti identificato tra gli esemplari attualmente viventi nell'arcipelago alcuni loro 'parenti': facendoli incrociare tra loro - affermano nello studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze (Pnas) - si potrebbero riavere esemplari quasi del tutto identici, dal punto di vista genetico, a quelli estinti.
I ricercatori hanno estratto il Dna di 40 tartarughe dell' isola Floreana, estinte intorno al 1850, utilizzando i resti conservati in alcuni musei statunitensi. Lo hanno poi confrontato con quello di oltre 300 tartarughe viventi nell'arcipelago. "Abbiamo scoperto - spiega Claudio Ciofi, ricercatore del Dipartimento di biologia evoluzionistica dell'ateneo toscano - che a nord dell'isola Isabela esistono esemplari nati oltre cento anni fa dall'incrocio di tartarughe del posto con quelle estinte dell'isola Floreana".