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Notizia del 25/03/2005

Un gene che aumenta il rischio di diabete tipo II

Il diabete tipo II, anche chiamato insulino-resistente, è caratteristico di età piuttosto avanzate, ed è fortemente collegato ad un cattivo stile di vita. Ma, come avviene in molte patologie, c'è anche una forte componente genetica che determina un maggiore o minore rischio di esserne colpiti.

Una ricerca dell'Università del Texas ha ora scoperto proprio una particolare situazione genetica che predispone maggiormente verso il diabete di tipo II. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Diabetes, i ricercatori americani hanno esaminato circa duemila persone, sia residenti negli Stati Uniti che all'estero, di diverse etnie. Lo studio di popolazioni diverse si è reso necessario perché alcune di esse (specialmente quelle di India, Pakistan e Bangladesh) hanno un rischio più alto rispetto ad altre.

In tutti i gruppi studiati, però, c'è stato un risultato evidente: la presenza di una particolare variazione (definita polimorfismo nel gergo medico) del gene ENPP1 è più comune nelle persone malate di diabete di tipo II rispetto a quelle sane. La variazione era già conosciuta perche coinvolta nel fenomeno dell'insulinoresistenza, ma l'ultima ricerca la rende ancora più interessante perché è stato evidenziato il suo ruolo nella patologia, e questo potrebbe aiutare molto la prevenzione di una malattia molto seria. Come si sta cercando di fare per diverse patologie, con un semplice esame si potrebbe sapere chi ha un rischio maggiore, e quindi necessita di un intervento più drastico nel cambiare il tipo di alimentazione o lo stile di vita.

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