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Notizia del 28/04/2004

Un computer biologico che fa la diagnosi e produce la terapia

C'è molto di fantascienza in quello che i ricercatori dell'Istituto Weizmann, in Israele, sono riusciti a compiere: una specie di macchina, fatta interamente di molecole biologiche e che sta praticamente in una goccia di liquido, capace di individuare la presenza di cellule cancerose, diagnosticare il tipo di tumore e addirittura fabbricare il farmaco necessario.

Per il momento ci si trova davanti solo ad esperimenti condotti in provette di laboratorio, ma le prospettive sono quasi incredibili.

La ricerca, che viene divulgata oggi on-line sul sito Web della rivista Nature, e sarà successivamente pubblicata sull'edizione stampata dello stesso giornale, appartiene al grande e promettente filone dei computer a DNA: sistemi molecolari nei quali la molecola depositaria del patrimonio genetico viene usata per effettuare vere operazioni logiche e matematiche, proprio come un circuito elettronico. In questo campo il gruppo israeliano, diretto da Ehud Shapiro, ha già alle spalle una buona esperienza, che vede anche un insolito matrimonio tra il Dipartimento di Informatica e quello di Biochimica.

All'inizio si è trattato di realizzare semplici macchine molecolari, in cui il DNA era capace di piccole operazioni di calcolo. Una di queste (praticamente una provetta) nel 2003 è entrata nel Guinnes dei primati come il più piccolo computer esistente al mondo.

Questa volta i ricercatori del Weizmann hanno usato una macchina del genere per identificare, sempre in una provetta, la presenza di una particolare sequenza di RNA (un'altra molecola genetica, coinvolta nella traduzione delle informazioni del DNA in proteine). Questo RNA specifico era un indicatore della presenza di un tumore della prostata. In un altro esperimento la molecola da individuare segnalava un tumore ai polmoni.

Ma la macchina molecolare non si è limitata a riconoscere ciò a cui si trovava di fronte: il computer a DNA è stato anche capace di produrre piccole sequenze di altro DNA capaci di uccidere quelle cellule tumorali individuate.

Il sogno è evidente: piccole "macchine" molecolari che entrano nel corpo di una persona, cercano i segni di una malattia e producono immediatamente le cure necessarie. Sentinelle computerizzate, insomma.

"E' chiaro - dice Shapiro - che la strada da noi intrapresa è molto lunga. Potrebbero passare decenni prima che un sistema del genere, capace di operare dentro il corpo umano, diventi realtà. Eppure due anni fa pensavamo che ci sarebbero voluti ben dieci anni per arrivare al punto in cui siamo ora".

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