Un antidepressivo contro l'Alzheimer
Una molecola prodotta dall’organismo, nota come principio attivo di farmaci antidepressivi e componente di integratori alimentari, sarebbe potenzialmente in grado di migliorare le capacità cognitive di soggetti affetti dalla malattia di Alzheimer.
Si tratta della S-adenosilmetionina (SAM) e la scoperta arriva dai ricercatori dei dipartimenti di Chirurgia Pietro Valdoni e di Psicologia, in collaborazione con il dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore di Sanità.
Finora gli studi sono stati condotti sui topi, evidenziando che la somministrazione di S-adenosilmetionina annulla il peggioramento indotto dalla carenza di vitamine B e dall’aumento di omocisteina (fattori di rischio associati all’Alzheimer), migliorando molte caratteristiche patologiche normalmente osservabili negli animali malati.
La S-adenosilmetionina somministrata con la dieta si è rivelata in grado di far diminuire le placche senili di proteina amiloide (responsabili della morte neuronale nei malati di Alzheimer) e di migliorare le capacità cognitive degli animali trattati.
I dati ottenuti nel modello animale dovranno ovviamente essere verificati nell’uomo.