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Notizia del 12/12/2013

Tecnologia spaziale per il nuovo cuore artificiale

L’incontro tra tecnologia spaziale e scienza medica ha dato vita a un cuore artificiale che è stato costruito utilizzando appunto la tecnologia sviluppata per costruire satelliti.

L’idea è del professor Alain Carpentier in collaborazione col gigante aereospaziale Astrium, la sussidiaria di EADS (European Aeronautic Defence and Space Company N.V.) specializzata nei servizi aerospaziali. Nel 2008, col supporto del governo francese, il Prof. Carpentier ha fondato Carmat, lo spinoff di EADS.

I problemi cardiaci gravi sono sempre più diffusi nella popolazione e spesso incombe la necessità di trapianti cardiaci, ma la quantità di cuori disponibili è decisamente insufficiente. La creazione di un cuore artificiale risolverebbe in parte il problema. Il cuore in questione ha un peso di 900 grammi, è costruito con l’utilizzo di tessuti biologici, ed è quindi biocompatibile, e ha una dimensione che lo rende adatto per circa l’86% degli uomini, ma solo per il 20% delle donne.

In futuro è probabile che il cuore artificiale sarà ancora più piccolo e leggero per essere adatto ad una percentuale maggiore di donne.

 

 

 

 

 

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