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Notizia del 28/01/2014

Staminali senza distruggere l'embrione: l'etica è salva

Le cellule staminali embrionali sono una riserva preziosissima di cellule totipotenti,  in grado di svilupparsi in qualsiasi tipo di tessuto. Ma, sino a oggi, il loro utilizzo implicava il forte dilemma etico connesso con la distruzione dell'embrione dal quale venivano prelevate.  Tanto che questa metodologia, fonte di accesi dibattiti, in Italia è vietata.

Con grandi speranze viene quindi accolta la notizia che al Karolinska Institutet, in Svezia, è stata messa a punto una metodologia che permetterà la generazione su larga scala di cellule staminali embrionali umane di qualità clinica elevata, ottenute  senza distruggere alcun embrione umano.  

Questa tecnica  permette di prelevare una singola cellula dall’embrione, costituito da 8 cellule, che può essere poi ricongelato e impiantato nell’utero senza pregiudicare lo sviluppo del bambino. I ricercatori si sono ispirati ai metodi di diagnosi genetica preimpianto utilizzati attualmente  per verificare potenziali anomalie genetiche.

L'obiettivo è quello di creare una banca ove sia possibile dividere le staminali in base al tipo di tessuto, un passo importante per evitare il rigetto nei trapianti.

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