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Notizia del 08/04/2006

Spazio: Martedì sonda europea nell'orbita di Venere

Studiare l'effetto serra su Venere e i violenti uragani che lo sconvolgono, scoprire i segreti della sua rotazione cosi' lenta e del suo debole campo magnetico: e' quanto cerchera' di fare la sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) Venus Express, che martedi' 11 aprile entrera' nell'orbita del pianeta piu' vicino alla Terra, forse anche il piu' simile, e nello stesso tempo il piu' misterioso.

Dopo un viaggio di cinque mesi nel Sistema Solare, Venus Express e' ormai vicina alla sua destinazione. Lanciata il 9 novembre scorso dalla base russa di Baikonur, la sonda ha finora percorso 400 milioni di chilometri e martedi' mattina la aspetta una lunga e complessa manovra, al termine della quale si trovera' finalmente nella posizione orbitale corretta per cominciare a osservare da vicino il pianeta.

Pesante 1,2 tonnellate, lunga 1,8 metri e larga 1,5 (pannelli solari esclusi), Venus Express e' costata 220 milioni di euro ed e' stata realizzata da un consorzio di 25 aziende di 14 Paesi europei guidato dalla francese Astrium. A bordo della sonda c'e' anche tanta tecnologia italiana. Sono stati infatti progettati e realizzati per l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) due dei sette strumenti di Venus Express: sono gli spettrometri Virtis e PFS, fiori all'occhiello della tecnologia italiana e cosi' innovativi che modelli identici sono a bordo di altri due veicoli spaziali europei: Mars Express, attualmente in orbita attorno a Marte, e Rosetta, che nel 2014 raccogliera' dati chimico-fisici sulla cometa Churyumov-Gerasimenko.

Prima missione europea diretta al secondo pianeta del Sistema Solare, Venus Express raccogliera' dati per un periodo pari a due giorni venusiani, che equivalgono a 486 giorni terrestri. Ma gia' si ritiene che la missione sara' in grado di raddoppiare la sua durata nominale.

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