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Notizia del 06/06/2012

SKA: tremila antenne verso lo spazio

Tremila antenne ravvicinate che ruotano verso il cielo, in perfetto silenzio, pronte a captare radioonde che possano svelare molti misteri dell’Universo.  E' il progetto per la realizzazione di SKA, Square Kilometer Array, che una volta realizzato sarà il più grande radiotelescopio del mondo, con  una potenza 10 mila volte superiore ai telescopi esistenti, perché le sue antenne funzioneranno in sincrono, come un enorme rivelatore di onde cosmiche. 

Il comitato di esperti incaricato di valutare la localizzazione dello strumento ha salomonicamente deciso nei giorni scorsi di costruirlo parte in Sudafrica, su un altopiano a nord di Città del Capo, e parte in Australia.  Se tutto procede come previsto, dovrebbe essere pronto entro il 2024.

A rendere Ska un telescopio spettacolare e unico al mondo, ci sono diversi aspetti: per la sua costruzione saranno utilizzate tecnologie innovative ed energie pulite (come quella solare), avrà diversi tipi di sensori tutti collegati in fibra ottica su distanze dell’ordine di un migliaio di chilometri, calcolatori potentissimi per poter elaborare una quantità di informazioni mai sperimentata in precedenza. Serviranno anche nuove architetture e nuovi algoritmi per immagazzinare tutti i dati.

Captare i segnali molto deboli che vagano nell'Universo dà la possibilità di andare indietro nel tempo, ricostruendo le prime fasi  e i primi oggetti che si sono creati un milione di anni dopo il Big Bang, e studiandone la formazione e l’evoluzione.

Non solo, SKA  potrà aiutare gli astrofisici a capire meglio la natura della materia oscura. Così come potrà scoprire nuove pulsar, stelle di neutroni che ruotano come orologi precisissimi, e questo ci permetterà di studiare meglio la forza di gravità e le leggi della relatività generale. E ci dirà qualcosa anche sui campi magnetici dell’universo.

Le sue antenne punteranno anche verso pianeti extrasolari, setacciando nei dischi planetari dove potrebbero essersi formate molecole complesse e forme di vita

L'Italia, rappresentata da INAF nel gruppo dei promotori di SKA, è fortemente coinvolta nel progetto sia a livello scientifico sia tecnologico e industriale.

 

 

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