Notizie

Notizia del 10/09/2004

Scommettere fa bene agli anziani?

Giocare alle lotterie o scommettere sui cavalli, o addirittura andare al Casinò, è spesso considerato un comportamento a rischio. E ce ne sono tutte le ragioni: il gioco può dare in alcune persone una forte dipendenza, con un aumento del consumo di alcol, l'insorgere di stati depressivi e, magari, andare finanziariamente in rovina.

Eppure un gruppo di ricercatori dell'Università di Yale ha fatto una curiosa scoperta: gli anziani che giocano (ma solo quelli che lo fanno di tanto in tanto) sono più in buona salute di quelli che non lo fanno. Invece tutto il contrario, come ci si potrebbe aspettare, avviene nei giovani.

La ricerca è stata condotta con una serie di interviste telefoniche nelle quali prima di tutto si chiedeva se la persona giocava di tanto in tanto, e poi si passava a chiedere notizie sulle sue abitudini di vita ed il suo stato di salute.

Il risultato è che, tra le persone che avevano più di 65 anni di età, quelli che scommettevano in qualche modo (ma non quelli che lo facevano continuamente) si ritrovavano una salute migliore degli altri.

"Anche se le spiegazioni che possiamo pensare sono ipotetiche - dice Rani Desai, a capo dello studio pubblicato sulla rivista American Journal of Psychiatry - la maggiore attività sociale e la stimolazione mentale che si hanno con il gioco potrebbe essere una causa di questo fenomeno. E' un meccanismo che sarebbe in accordo con quello che sappiamo dell'invecchiamento: più gli anziani sono attivi socialmente e mentalmente, migliore sarà la loro salute".

Ovviamente i ricercatori ci vanno piano. In effetti, sostengono, non è possibile escludere che la ragione di questo strano fenomeno si trovi agli antipodi: semplicemente, chi è in buona salute tende a giocare, mentre chi è depresso o soffre di un decadimento mentale non lo farà.

Ma da questo studio una cosa emerge sicura: degli anziani si può anche discutere, ma ai giovani le scommesse fanno sempre male, e li espongono pericolosamente ad una serie di comportamenti a rischio.

Suggerimenti