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Notizia del 26/01/2005

Sclerosi multipla: rischio minore per chi da bambino ha avuto fratellini più piccoli?

E' l'ipotesi "igienica", come viene chiamata tra gli immunologi: l'esposizione ad infezioni duarnte l'infanzia riesce in qualche modo ad addomesticare il sistema immunitario, prevedendo allergie e malattie autoimmuni, ad esempio la sclerosi multipla.

Studiata sotto diverse circostanze, l'idea sembra funzionare, ed ora nuove prove arrivano da uno studio realizzato dal Menzies Research Institute di Hobart, in Australia.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of American Medical Association, è stata condotta in Tasmania tra il 1999 ed il 2001. Studiando 136 persone colpite da sclerosi multipla (i "casi"), e mettendole a confronto con 272 persone sane (i "controlli"), corrispondenti per età e sesso, i ricercatori australiani hanno investigato la possibilità che la presenza di fratellini in casa possa aver influenzato in qualche modo la probabilità di ammalarsi.

Non è un'ipotesi caduta dal nulla: i bambini più piccoli tendono a riportare a casa un certo numero di infezioni, che poi possono passare a tutti i componenti della famiglia. Naturalmente i bambini più grandi le hanno già avute quasi tutte, e quindi difficilmente si ammalano. Ma un nuovo "rifornimento" degli stessi virus o batteri fa lo stesso effetto del richiamo dei vaccini: potenzia la risposta immunitaria. In questo modo, si pensa, il sistema immunitario viene tenuto molto occupato, al punto da svilupparsi meglio, e non gli passa per la testa di rivoltarsi contro il proprio corpo, scatenando appunto allergie o malattie autoimmuni.

Effettivamente gli scienziati dell'altra parte del mondo hanno trovato qualcosa di molto interessante: chi è stato a contatto nei primi sei anni di vita con un fratellino più piccolo (da uno tre anni) risulta protetto dalla sclerosi multipla. Più è stato lungo il contatto (ad esempio se il fratellino è nato appena due anni dopo) maggiore la protezione. Addirittura se il fratellino ha appena un anno di meno la probabilità di ammalarsi si riduce dell'88 per cento rispetto a chi non ha avuto fratellini prima dei sei anni.

E' una strada che molti giudicano promettente: aumentare in qualche modo l'esposizione ad agenti infettivi per garantire un sistema immunitario più efficiente da adulti. Ma secondo alcuni ricercatori si può fare qualcosa subito: diminuire l'ossessione per l'igiene nelle case. L'uso estensivo di disinfettanti ed antibatterici quando non necessari, infatti, è accusato di portare a minori stimolazioni delle difese dei bambini.

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