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Notizia del 22/04/2009

Salone del Gusto e Terra Madre a basso impatto ambientale

A partire dal 2006 gli organizzatori della manifestazione annuale Salone del Gusto e Terra Madre di Torino hanno voluto valutare, attraverso un apposito progetto, la possibilità di realizzare un evento a ridotto impatto ambientale. Dopo due anni e mezzo di lavori, sono stati presentati i risultati.

Obiettivo del lavoro, che ha coinvolto Slow Food, la Regione Piemonte, la Città di Torino, il Politecnico di Torino e 25 aziende, il tentativo di armonizzare i “contenitori” della manifestazione - Lingotto Fiere e Oval Lingotto – ed i “ contenuti” – prodotti, laboratori, ecc – per renderli conformi e coerenti tra di loro. Il progetto, che per la realizzazione della parte scientifica e progettuale ha avuto l'apporto del Politecnico di Torino, ha interessato tutte le fasi della progettazione, creando una rete di saperi interdisciplinari.

Grazie all'approccio sistemico adottato, gli output di una fase sono diventati gli input di un'altra, seguendo un percorso simile a quanto avviene in natura, così da realizzare scenari sostenibili di consumo e gestione degli scarti. Oltre ai consumi energetici e di acqua, il progetto ha preso in considerazione la produzione di rifiuti, le emissioni di CO2, gli allestimenti, gli imballaggi, i materiali per la fruizione del cibo, la logistica per il trasporto di persone e merci. Quando è risultato difficile intervenire direttamente sulla riduzione di CO2, si è provveduto alla piantumazione nel parco fluviale del Po torinese di alberi autoctoni, concimati con il compost prodotto dai materiali biodegradabili raccolti nelle due manifestazioni.

Per la manifestazione 2008 i risultati parlano di meno 45% di impatto ambientale rispetto al 2006, di un +58,4% di raccolta differenziata e di emissioni di CO2 ridotte di 473 tonnellate. “Ma gli interventi dell'edizione 2008 rappresentano solo una prima tappa di un percorso che porterà nel 2010 e nel 2012 a risultati ancora più incoraggianti” ha dichiarato Roberto Burdese presidente Slow Food Italia, presentando il progetto.

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