Rientro alla base per lo Shuttle segreto
E' un pò più piccolo, circa dieci metri in meno, dello shuttle NASA ormai in pensione, e fa tutto da solo, senza la presenza di astronauti a bordo poichè è in grado di gestire autonomamente tutte le fasi critiche della missione, rientro e atterraggio compresi. Ma, soprattutto, viene gestito in estrema segretezza. Stiamo parlando del velivolo spaziale del Pentagono denominato X-37B-OTV-2 (da Orbital Test Vehicle).
Dopo essere rimasto in orbita per 468 giorni, un record assoluto, ha fatto rientro alla base spaziale militare di Vandenberg in California dove nulla appare perché tutto è nascosto sottoterra.
Cosa abbia fatto durante tutto questo tempo trascorso nello spazio non si sa. Di sicuro ha potuto sperimentare e collaudare le nuove tecnologie con cui è realizzato, verificandone la loro resistenza nel tempo alle condizioni presenti nello spazio. Inoltre, avrà potuto testare apparecchiature di osservazione e sensori vari di natura però non precisata.
Pare sia prevista comunque una versione più grande in grado di ospitare a bordo sei astronauti. Gli aspetti più nuovi del veicolo rispetto alle navette civili riguardano il sistema di protezione termica ceramico più efficace, caratteristiche aerodinamiche superiori e soprattutto un sistema di autoguida e orientamento eccezionalmente evoluto.