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Notizia del 12/09/2007

Ricercatore italiano dà luce alle proteine

Una nuova tecnologia nella lotta contro tumori e malattie immunitarie

Roberto Bonasio, giovane ricercatore italiano che ha recentemente ottenuto il PhD ad Harvard grazie al finanziamento della Fondazione Giovanni Armenise-Harvard, è riuscito a mettere in pratica una nuova tecnica di visualizzazione delle proteine e delle cellule.

Lo studio, in collaborazione con il dr. Christopher Carman e il prof. Ulrich von Andrian, pubblicato su PNAS di settembre 2007, spiega come si sia riusciti ad attaccare segnali luminosi a specifiche proteine in cellule vive. L’idea di marcare proteine con molecole fluorescenti non è nuova, ma nessuno era mai riuscito a farlo con i Quantum Dots (punti quantici) legati alla proteina in modo covalente. I vantaggi sono che i Quantum Dots emettono molta più luce delle molecole usate fino ad ora e il legame covalente permette di seguire proteine e cellule per tempi molto più lunghi.

Lo scopo a lungo termine del progetto è quello di osservare gli spostamenti delle proteine all’interno di cellule vive e nel loro ambiente fisiologico, ovvero in topi anestetizzati, sottoposti a chirurgia e osservati al microscopio. Con questa tecnica si possono visualizzare i linfociti migrare all’interno di un linfonodo in un topo vivo. Tutto ciò al fine di capire meglio i meccanismi molecolari della risposta immunitaria. Si spera che un giorno queste conoscenze possano essere utilizzate per migliorare i vaccini nonchè nella lotta contro tumori e malattie autoimmunitarie.

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