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Notizia del 30/06/2009

Rallentati i tempi del progetto ITER

Si è svolto a Mito, in Giappone, un incontro tra le nazioni partner - tra di esse l'Unione Europea - del progetto di fusione nucleare ITER per fare il punto sugli schemi definitivi di realizzazione dell'impianto e sulle tempistiche di realizzazione.

Il progetto ITER, acronimo di International Thermonuclear Experimental Reactor, dovrebbe permettere di produrre 500 MegaWatt (MW) da reazioni di fusione nucleare di deuterio e trizio nell'impianto in via di realizzazione a Cadarache, nel sud della Francia.

L'analisi dello stato di fatto ha già fatto emergere un ritardo, circa 2 anni, rispetto alle previsioni originali, facendo propendere i partner internazionali per una pianificazione step by step, che consenta degli aggiustamenti in corso d'opera da parte degli ingegneri che lavorano alla costruzione del reattore.

Il primo obiettivo prevede la produzione del primo plasma di idrogeno entro il 2018, per poi proseguire con un’intensa attività di sperimentazione alla quale si affiancherà uno studio sugli effetti dell’irraggiamento neutronico su materiali e componenti utilizzati nel reattore. Nel frattempo i componenti verranno via via assemblati per arrivare alla produzione di plasma da fusione di deuterio e trizio verso la fine del 2026

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