Premio Cartesio: sei italiani tra i vincitori del Nobel europeo della scienza
Il Premio Cartesio, European Science Award, nato nel 2000, viene assegnato ogni anno a gruppi di ricerca che coinvolgano almeno due nazioni diverse, e che abbiano conseguito brillanti risultati scientifici o tecnologici in tutti i campi delle scienze, incluse quelle economiche e sociali. La posta in palio è piuttosto interessante: 1.360.000 euro da dividere tra i componenti dei teams di ricerca.
Tra i protagonisti dei meritevoli progetti premiati il 12 marzo 2008 dalla Commissione europea con il Premio Cartesio 2007, troviamo sei italiani: Fabio Biscarni del Cnr e Francesco Zerbetto dell'università di Bologna con il progetto SynNanMotors nel campo delle nanotecnologie, ovvero la realizzazione di un invisibile tappeto di macchine molecolari in grado di spostare piccole gocce di liquido, una sorta di nano-tapis roullant molecolare; Massimo Frezzotti dell'Ente per le Nuove Tecnologie e Valter Maggi dell'Università di Milano Bicocca per il Progetto Epica (per una ricerca svolta in Antartide che ha permesso di ricostruire migliaia di anni di storia del clima globale.).
Due "Premi di eccellenza Marie Curie" sono andati invece a Luisa Corrado, professoressa dell'università di Roma e ricercatrice alla facoltà di Economia a Cambridge, per lo studio dal titolo: "La ricchezza dà la felicità?" e ad Andrea Ferrari grazie a una ricerca sullo sviluppo di pellicole di carbonio ultafine destinate all'elettronica di consumo.
I tre premi per la comunicazione scientifica sono andati al divulgatore scientifico Jean-Pierre Luminet, alla scrittrice Delphine Grinberg e a un documentario dedicato alla "materia oscura" che rappresenta oltre il 90% del nostro universo.
I premi sono stati consegnati a Bruxelles dal commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potocknic. "Questi premi rappresentano il meglio che l'Europa può offrire", ha detto Potocknic durante la cerimonia. "Ricompensano qualità che sono importanti per tutti gli scienziati, i ricercatori, gli inventori e i divulgatori scientifici: eccellenza, apertura, creatività".