Per sconfiggere il cancro, un aiuto dalla nanomedicina
Se ne è parlato a Roma durante il convegno nazionale patrocinato da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Sifo (Società italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie): la nuova frontiera per la lotta ai tumori è la nanomedicina.
Una particella di circa 100 nanometri è in grado entrare in una cellula (che ha un diametro compreso fra i 10.000 ai 20.000 nanometri) e di interagire con il DNA e con le proteine. In particolare, funzionando come un drone, può attraversare la massa che circonda un tumore, trasportare il medicinale e selezionare con una grande accuratezza le cellule malate in cui depositarlo, senza quindi compromettere quelle sane.
Inoltre la nanomedicina ha un ruolo importante anche nella diagnosi radiologica: sviluppare traccianti radioattivi che mirino a punti specifici del tumore, permette di disporre di una definizione diagnostica precisa, desamente migliore rispetto a quella ottenuta con gli strumenti attualmente in uso.