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Notizia del 12/02/2014

Particelle d'oro per la diagnosi precoce dei tumori

In occasione del Nano World Cancer Day, evento satellite del World Cancer Day, svoltosi simultaneamente in 13 paesi europei, i ricercatori e i clinici si sono riuniti per trovare nuove soluzioni nella lotta contro il cancro. In particolare l'obiettivo è quello di progettare test ‘supersensibili’ e veloci per rendere a diagnosi tumorale facile e immediata.

Le nanotecnologie si prestano bene a questo scopo, esse infatti sono utilizzabili sia per il trasporto di farmaci che per le applicazioni diagnostiche. Un risultato italiano importante arriva dall'incontro fra l’oncoematologo Fabio Ciceri e il fisico del Polo tecnologico della Fondazione don Gnocchi di Milano, Fabio Gramatica, che hanno studiato una diagnosi per la leucemia mieloide cronica.

Con le nanotecnologie sarebbe possibile individuare la malattia prima ancora che i malati presentino dei sintomi individuando nel sangue le tracce di un biomarcatore della malattia, il WT1, quando è presente in quantità piccolissime. Inoltre il nuovo test è in grado di decretare la guarigione o la necessità di proseguire ancora con la terapia. L'innovazione sta nell'utilizzo di piccolissime particelle d’oro in grado di legarsi al biomarcatore della malattia e di amplificarne il segnale centinaia di migliaia di volte. Per vedere la quantità di cellule presenti basta investire il materiale biologico con un fascio di luce di un spettroscopio Raman, comunemente in uso, e le particelle vibreranno diventando visibili e quantificabili.

Le particelle d'oro sono utilizzabili anche per la diagnosi di un altro tumore: l’oncogene Kras, un tumore al colon presente nel 45% dei pazienti. La lettura del test è molto semplice e si fa ad occhio nudo, valutando il colore del materiale biologico che diventa rosso in presenza di cellule tumorali, giallo se il tessuto è sano.

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