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Notizia del 16/11/2001

Nuove scoperte sul cancro al seno

L'età della donna è sempre stata considerata un fattore di rischio per il tumore alla mammella.

Infatti le donne in giovane età hanno molte meno probabilità di sviluppare un tumore al seno.

Questo fatto non è mai stato ben compreso sino a quando studi condotti sugli animali hanno dimostrato come una gravidanza precoce o il trattamento con ormoni "femminili" quali gli estrogeni o il progesterone avessero un effetto protettivo nei confronti dei tumori al seno causati da agenti chimici esterni.

Esperimenti recenti hanno dimostrato che gli ormoni "femminili" presenti in grande quantità provocano un aumento della proteina p53, una molecola nota per il suo ruolo determinante di soppressore dei tumori.

Inoltre è stato anche dimostrato che la somministrazione di alte dosi di ormoni "femminili" causa un blocco della proliferazione delle cellule epiteliali specifiche della ghiandola mammaria.

I ricercatori ritengono che l'ambiente ormonale durante il periodo dell'adolescenza possa alterare il destino di certi sottogruppi di cellule epiteliali mammarie, teoria detta del cell-fate o destino della cellula, ed che il modo con cui esse reagiscono influenzi la produzione di p53 e quindi le indirizzi o meno verso un destino tumorale.

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