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Notizia del 07/10/2008

Nuove Ricerche Scientifiche. L'Osteoimmunologia, relazione fra sistema immune e l'osso.

Nei giorni scorsi all’Accademia di Medicina di Torino si è parlato, di “Osteoimmunologia: relazione fra il sistema immune e l'osso”.

Relatore il professor Roberto Pacifici (Direttore della Divisione di Endocrinologia e Metabolismo dell'Università di Medicina Emory di Atlanta - USA. L’osteoimmunologia è una nuova branca dell’osteobiologia che si occupa di studiare la relazione tra sistema immunitario ed osso. Negli ultimi anni sono venuti alla luce numerosi dati che confermano questa relazione. E’ stato dimostrato, principalmente dal gruppo del professor Pacifici, che i linfociti T attivati sono in grado di produrre molecole che possono indurre la formazione di osteoclasti, le cellule responsabili del rimaneggiamento osseo. Il gruppo di Pacifici ha dimostrato che i topi privi di linfociti T non vanno incontro ad osteoporosi dopo aver subito l'asportaqzione delle ovaie, al contrario dei topi normali di controllo perdono massa ossea dopo l'operazione. Questa prima osservazione ha portato allo studio dei meccanismi molecolari alla base di questa interazione, e alla conseguente dimostrazione della capacità dei linfociti T attivati di produrre molecole di segnale che inducono la formazione degli osteoclasti.

Questa interazione si è osservata anche in alcune patologie umane come il mieloma multiplo ed in modelli di malattie autoimmuni. Recentemente in Italia il gruppo del professor Giancarlo Isaia ha confermato i dati ottenuti dal professor Pacifici nel topo, dimostrando che anche le donne affette da osteoporosi postmenopausale presentano un incremento dell’attivazione dei linfociti T e che quest’attivazione è responsabile della produzione di molecole di segnale che incrementano il numero e l’attività degli osteoclasti. Questo campo presenta ancora lati oscuri e sono attesi presto importanti sviluppi della ricerca che potrebbero contribuire a chiarire come si forma l’osteoporosi postmenopausale e, quindi, contribuire ad identificare nuovi e più efficaci target terapeutici.

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