Nuova speranza per la cura del morbo di Alzheimer
E' durato 18 mesi e a condurlo è stato il professor Brian Lawlor, del Trinity College di Dublino. Stiamo parlando del progetto NILVAD ("Nilvadipine in Alzheimer's Disease"), che ha concentrato l'attenzione sull'uso della nilvadipina per la cura del morbo di Alzheimer.
I primi risultati sembrano ottimistici: il farmaco è già stato approvato per l'uso umano nelle malattie cardiovascolari, e una sperimentazione pilota ha dimostrato che potrebbe essere sicuro anche nel trattamento dell'Alzheimer. La sperimentazione clinica verrà ora effettuata su pazienti di sesso maschile e femminile, di età compresa tra 50 e 90 anni.
Se questa fase avrà successo, la nilvadipina potrà rappresentare un progresso nel trattamento della malattia, oltre che un'importante diminuzione dei costi sanitari e delle cure sociali.