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Notizia del 26/01/2006

Navicella virale d'oro in partenza verso il corpo umano

Nella lotta contro i tumori e per una diagnosi precisa

Una navicella d’oro con a bordo un virus è pronta per sbarcare in un tessuto bersaglio di un organismo. I ricercatori dell’Università del Texas sono riusciti a costruire un “nano-shuttle” che, se supererà le verifiche in vivo, potrà essere impiegato sia per avere immagini molto precise sia nelle terapie termiche anti-tumorali investendo la capsula d’oro (e non i tessuti direttamente) con onde elettromagnetiche di diversa frequenza. Questa notizia è stata resa nota in un articolo su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), pubblicato in anteprima nella versione online.

I ricercatori sono riusciti a costruire un minuscolo involucro d’oro pilotato da un virus che mangia solo batteri, per questo definito batteriofago. Quest’ultimo, prima dell'applicazione, è stato fornito delle dovute “istruzioni di volo”, ovvero dell’indirizzo del tessuto bersaglio, mediante l’utilizzo delle biotecnologie. Ciò è stato possibile perchè due autori della ricerca, Renata Pasqualini e Wadih Arap, in uno studio precedente si erano resi conto che il sistema vascolare umano è dotato di indirizzi per ciascun organo e tessuto, indirizzi che cambiano quando insorge una malattia. Con questa informazione sono riusciti a creare virus batteriofagi diretti a bersagli specifici. Inoltre, un altro artefice della scoperta, Glauco Souza, ha avuto il merito di riuscire a far inglobare nel capside del virus nano-particelle d’oro, materiale che non provoca reazioni in nessun organismo.

Per il momento i nano-shuttle fan sorgere grandi speranze, ma solo dai test in vivo riusciremo a sapere se la strada che si sta percorrendo è quella esatta e quali novità riserverà.

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