Nanotecnologie per ridurre i danni cardiaci
Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte al mondo nei Paesi industrializzati. I danni al cuore provocati da un infarto sono notevoli ma grazie alle nanotegnologie sembrerebbe possibile ridurre sino al 50 per cento i danni spegnendo sul nascere l'infiammazione. Ad affermarlo sono sono i ricercatori della Northwestern University di Chicago (Stati Uniti) che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Science Traslational Medicine.
Quando si ostruisce un'arteria una parte del tessuto cardiaco non riceve più sangue e muore. In questa zona si concentrano cellule del sistema immunitario che secernono numerosi fattori infiammatori. Per ridurre il danno gli scienziati hanno pensato a delle nanoparticelle costituite da acido lattico coniugate ad acido glicolico in grado di attirare le cellule del sistema immunitario. Una volta avvenuto il legame, queste ultime si disattivano e vengono indirizzate nella milza per essere eliminate.