Marijuana: rischio depressione e schizofrenia?
E' un allarme serio e circostanziato quello che viene dalla rivista British Medical Journal, dove tre diversi studi scientifici puntano duramente il dito contro il concetto della cannabis come sostanza "innocua" (fino ad arrivare, come sostengono alcuni, al fatto che sia meno dannosa del tabacco). Confermando vecchi sospetti, emergerebbe invece un ruolo di questa droga nel favorire la comparsa di problemi psicologici o addirittura psichiatrici.
La prima ricerca si è concentrata su 1.600 studenti australiani, di età compresa tra i 14 ed i 15 anni, che frequentavano 44 scuole superiori diverse. Tutti i ragazzi sono stati seguiti per un periodo di sette anni. Entro i venti anni di età il 60% di loro aveva fumato in qualche modo marijuana o hascisc, e per il 7% l'uso era diventato quotidiano. Quando sono andati a verificare la situazione clinica e psicologica dei partecipanti, i ricercatori hanno trovato un dato importante per le ragazze: quelle che usavano questa droga quotidianamente avevano un rischio cinque volte maggiore rispetto alle altre di essere colpite da depressione o ansia negli anni successivi. Anche per un uso settimanale, peraltro, le cose non sono proprio a posto: c'è comunque un aumento di rischio pari al doppio rispetto alle ragazze che non usano affatto cannabis.
L'altra ricerca, condotta da scienziati inglesi e svedesi, si è interessata dei ragazzi svedesi chiamati a svolgere il servizio militare negli anni 1969 e 1970. Praticamente si tratta di circa il 97% di tutti i ragazzi maschi che in quel periodo avevano tra 18 e 20 anni. 50.087 persone sono state esaminate, ed a tutti era stato chiesto se facevano o meno uso di marijuana o hascisc. Poi si è andati a vedere quanti tra gli intervistati erano stati ricoverati in ospedale negli anni successivi per malattie psicotiche, principalmente schizofrenia. Anche qui si è dimostrata un'associazione tra l'uso di cannabis e malattia. Ed in questo caso le patologie in gioco non sono certamente da prendere sottogamba. C'è da dire che questo non è uno studio recente, ma il nuovo articolo del BMJ conferma risultati già emersi in precedenza, eliminando possibili dubbi.
Infine uno studio neozelandese. 1037 persone nate a Dunedin tra il 1972 ed il 1973 sono state seguite fino all'età di 26 anni. Naturalmente si trattava di uno studio ad ampio raggio, con diverse caratteristiche esaminate. Ma c'erano anche le malattie mentali e l'uso di droghe.
Anche in questo caso gli scienziati hanno riscontrato un'associazione tra il consumo di cannabis e la possibilità di essere colpiti da schizofrenia negli anni successivi.
La questione certamente non è nuova: marijuana ed hascisc causano problemi psicologici oppure sono quelli che già hanno problemi che finiscono per usare la droga in misura maggiore?
"Sebbene il numero delle ricerche sia ancora piccolo - dicono Joseph Rey e Christopher Tennant, dell'Università di Sidney, che hanno scritto un editoriale sullo stesso numero della rivista - i risultati rafforzano l'ipotesi che l'uso di cannabis aumenti il rischio di schizofrenia e depressione. D'altro canto forniscono invece poco supporto alla credenza di un'associazione dovuta ad un'automedicazione (persone che assumono la droga proprio perché stanno già male, ndr)".
Ci sarà ancora da lavorare per avere un quadro chiaro degli effetti della cannabis, ma uno degli obiettivi, secondo gli scienziati, deve ora essere la riduzione dell'uso di queste droghe tra i giovani. Obiettivo non dissimile, in fondo, da quello che ci si propone per fumo ed alcol.