Malattie cardiache: l'Aspirina è ancora la regina
L'aspirina è un farmaco che affascina. Ha più di cento anni, eppure non smette di stupire per le sue capacità di salvarci la vita.
Una volta era solo il mal di testa. Poi sono arrivate le malattie cardiovascolari, con la capacità dell'aspirina di combattere l'aggregazione piastrinica, e quindi di impedire o limitare il rischio di un secondo infarto nelle persone già colpite da un primo attacco.
Ora ruba di nuovo la scena a farmaci nuovi, magari più promettenti a prima vista. In uno studio pubblicato dalla rivista British Medical Journal, infatti, l'aspirina viene messa a confronto con altre medicine, uscendone decisamente vincitrice.
La ricerca, condotta dall'Università di Birmingham, in Gran Bretagna, ha comparato l'aspirina, associata ai comuni farmaci antipertensivi, con le statine (farmaci che abbassano il colesterolo nel sangue) e ad un altro farmaco che combatte l'aggregazione piastrinica, il Clopidogrel. La differenza tra i due gruppi è evidente: aspirina e farmaci antipertensivi sono decisamente più economici di quanto non siano statine e Clpidogrel.
Il calcolo fatto dai ricercatori inglesi è piuttosto complesso, ma in sintesi si tratta di valutare quanto è costato evitare un singolo attacco cardiaco. Bene, i risultati sono chiari: il sistema più efficiente per combattere le malattie cardiovascolari, sia dal punto di vista medico che da quello economico, è di usare aspirina ed antipertensivi, lasciando statine e Clopidogrel solo a casi specifici.