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Notizia del 17/07/2002

Malaria: brutte notizie dai suoi geni

Lo studio del codice genetico del Plasmodium falciparum, il microrganismo che causa la malaria, porta notizie non troppo buone: la diversità genetica tra parassiti che vivono in diverse parti del mondo è molto alta, e questo vuol dire che il plasmodium potrà sviluppare rapidamente una resistenza ai farmaci ed ai vaccini. Inoltre il gene responsabile della resistenza al farmaco più usato, la Clorochina, è più diffuso di quanto si pensava.

In due lettere pubblicate dalla rivsta Nature, Xin-zhuan Su, dell'Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive (una parte del National Institute of Health di Bethesda, negli Stati Uniti), evidenzia questi due aspetti.

Lo studio di parte del genoma del Plasmodium Falciparum permette di ripercorrere la storia del parassita. La sua origine risale a circa 100.000 - 180.000 anni fa, più o meno l'epoca nella quale gli esseri umani hanno cominciato a difondersi per il pianeta. Ma ciò che preoccupa gli scienziati è il fatto che i diversi tipi di parassita sparsi in tutto il mondo si sono mantenuti molto diversi. E la diversità genetica permetterà loro di essere più efficienti nello sviluppare difese contro i farmaci.

E poi c'è il gene della resistenza alla Clorochina: è molto diffuso tra i plasmodium falciparum studiati (cinque tipi diversi).

Messe insieme, queste due ricerche portano ad una clonclusione per niente allegra: non sarà facile liberarsi della Malaria.

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