Le nuove missioni marziane
La NASA ha reso note le quattro missioni candidate a diventare "Scout", cioè quelle che potranno entrare nella categoria di esplorazioni piccole ed economiche rivolte verso il pianeta Marte nei prossimi anni.
Le proposte selezionate hanno ricevuto un finanziamento iniziale per uno studio più approfondito, e se le cose vanno bene una di loro volerà già nel 2007.
Probabilmente la più interessante dal punto di vista tecnologico è la SCIM (Sample Collection for Investigation of Mars). L'idea è vecchia: raccogliere campioni da Marte e riportarli sulla Terra. Ma le agenzie spaziali americana ed europea hanno puntato fino ad oggi solo a campioni raccolti al suolo da sonde che prima scendono sulla superficie, effettuano alcuni scavi per raccogliere il materiale e poi ripartono.
Affascinante, ma decisamente complicato da un punto di vista ingegneristico. La SCIM, invece, vuole raccogliere campioni di atmosfera marziana in un modo più economico. La sonda proposta, infatti, si avvicinerà a Marte e sfiorerà gli strati superiori della sua atmosfera. In questo modo riceverà un'azione di frenaggio per via dell'attrito (il concetto di aerofrenata è già stato usato in missioni precedenti). Però non è destinata ad entrare in orbita, anzi: durante la fase di sfioramento dell'atmosfera allargherà dei pannelli di un particolare materiale poroso chiamato Aerogel. In questo modo "intrappolerà" campioni di aria. Quando finirà questo sfioramento del pianeta, la SCIM sarà stata deviata su una traiettoria che la riporterà direttamente verso la Terra, senza accendere i motori.
A quel punto non resterà altro da fare che recuperarla ed aprire gli involucri sigillati di aerogel. Potrebbero saltare fuori molte sorprese, soprattutto considerando che, proprio questa settimana, sono usciti dati che mostrano come i batteri terrestri vivano tranquillamente ad altezze di quarantuno chilometri. Forse anche gli eventuali batteri marziani si fanno queste veleggiate ad alta quota.