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Notizia del 15/09/2005

Le esplosioni nucleari aiutano l'identificazione dei cadaveri

Prossimamente su CSI, si potrebbe dire. Ricercatori del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), negli Stati Uniti, in collaborazione con quelli del Karolinska Institute, in Svezia, hanno creato un nuovo sistema per attribuire un'età precisa ad un cadavere. Il segreto sta nei test nucleari in atmosfera condotti dalle superpotenze tra il 1955 ed il 1963, quando furono banditi da un trattato internazionale.

Il metodo di per sé non è certo nuovo: il buon vecchio Carbonio 14, prodotto dalle interazioni tra i raggi cosmici e l'atmosfera terrestre. Si trova un po' dappertutto ed è usato, ad esempio, per datare reperti archeologici.

Però le esplosioni nucleari in superficie ne hanno prodotto una quantità molto maggiore, che naturalmente abbiamo mangiato e respirato. Nello smalto dei denti rimane una memoria ben precisa del suo assorbimento, e quindi basta esaminare le dentature con tecniche particolari per avere un'idea precisa della data in cui i denti si sono formati, dalla quale si ricava l'età della persona morta.

Proprio perchè legato a quei test nucleari, affermano i ricercatori, che hanno pubblicato il loro lavoro sulla rivista Nature, il sistema non è adatto per persone nate prima del 1943 perchè i loro denti si sono formati prima dell'aumento di Carbonio 14 in atmosfera. Ma per tutti gli altri andrà bene. E l'accuratezza è molto alta, con un errore massimo di 1,6 anni. I vecchi sistemi di datazione basati sulle ossa, ad esempio, erano accurati solo entro cinque o dieci anni.

E' un aiuto per la polizia scientifica, ma anche per chi ha il compito di dare un nome ai morti di sciagure o incidenti. Il sistema non permette di identificare una persona, per quello ci vuole il DNA, ma permette di avere l'età quasi esatta, e quindi restringere le ricerche.

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