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Notizia del 15/02/2005

La volontà (ed un po' di elettronica) contro la paralisi da ictus

Quando si dice la forza di volontà. Ricercatori Canadesi sono riusciti a far compiere notevoli progressi a persone colpite da ictus cerebrale combinando un'apparecchiatura elettronica con la concentrazione del paziente.

Lo studio, pubblicato sulla rivista "Neuromodulation", ha preso in esame persone che, a seguito di un ictus, avevano ricevuto un danno al cervello che aveva causato loro la perdita della capacità di muovere una mano ed un braccio. L'85% di questi pazienti non recupera mai i movimenti, nonostante i programmi di riabilitazione.

Ciò i ricercatori dell'Università e dell'Istituto per la Riabilitazione di Toronto hanno fatto è stato di connettere ai muscoli dei pazienti uno stimolatore elettronico che, attraverso specifici impulsi, li faceva contrarre causando movimenti simili a quelli di tutti i giorni (aprire e chiudere la mano, ad esempio). Contemporaneamente il paziente doveva concentrarsi sullo stesso movimento, proprio come se volesse compierlo volontariamente, anche se era la macchina a farlo per lui.

Dopo 16 settimane queste persone hanno riacquistato alcune capacità che si ritenevano perse per sempre, ad esempio afferrare un oggetto. "Abbiamo ipotizzato - dice Milos Popovic, uno degli autori della ricerca - che il sistema nervoso centrale ha delle riserve che, anche se esistono danni cerebrali, possono essere mobilitate per produrre nuovamente dei movimenti".

Sembra che la scommessa abbia funzionato, e, come spiega Popovic "Tutto sta nel collegare il desiderio di guarire con i movimenti stimolati dalla macchina". Ora bisognerà vedere se il sistema possa veramente essere adattato ad un uso su larga scala.