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Notizia del 16/07/2008

La particella eta_b esiste davvero.

Scoperta la tessera mancante nel puzzle dei quark

Scoperta dai fisici dell'esperimento BaBar la particella eta_b, fondamentale per completare la spiegazione fisica di come funzioni il collante principale della materia, la cosiddetta forza forte. Questa forza è responsabile del legame tra protoni e neutroni nei nuclei degli atomi e, nell'infinitamente piccolo, di quello tra i quarks, rendendo possibile l'esistenza stessa della materia, e dei costituenti elementari dell'Universo.

La misura è stata realizzata allo Stanford Linear Accelerator Center (SLAC), in California, dalla collaborazione internazionale BaBar, con il contributo decisivo dei ricercatori italiani dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e rivela l'eta_b trent'anni dopo la previsione teorica della sua esistenza. La particella , in cui un quark "bottom" è legato al rispettivo antiquark nello stato di energia più bassa, "era una sorta di tassello mancante - afferma Giancarlo Piredda, responsabile del gruppo italiano dell'esperimento - nella nostra descrizione del comportamento dei quark, che secondo la fisica odierna, sono i più piccoli costituenti della materia.

La precisione sperimentale con cui l'eta_b è stata individuata è peraltro altissima e non lascia margini all'incertezza. Si è potuta raggiungere grazie ad un sofisticato e ben calibrato rivelatore in funzione da quasi dieci anni e si è avvalsa di un grande contributo da parte di ricercatori dell’INFN.”

"Come l’atomo di idrogeno è stato fondamentale per lo studio dell’elettrodinamica quantistica , - spiega Roberto Calabrese, fisico della collaborazione - lo stato legato “bottom – antibottom” è di fondamentale importanza per la comprensione dell’interazione forte, in particolare la scoperta della eta_b mette in luce il ruolo dello spin nell’interazione tra i quarks.”

"Il ruolo dell'Italia, che con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dà un contributo pari al 20% sia delle persone che delle risorse finanziarie impegnate nell'esperimento, - aggiunge Fernando Ferroni, presidente della commissione nazionale dell’INFN relativa alla fisica delle particelle elementari - è stato determinante per la realizzazione di questo importante risultato. In particolare hanno il marchio della ricerca e dell'industria italiana, il grande magnete che incurva la traiettoria della particelle cariche, prodotte nel cuore del rivelatore di BaBar e altre componenti fondamentali dello stesso rivelatore: il rivelatore di vertice e il rivelatore di muoni."

BaBar è una collaborazione internazionale costituita da circa 500 scienziati ed ingegneri di 74 Università e Laboratori americani ed europei.

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