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Notizia del 04/03/2005

La nuvola dell'estinzione

Potrebbe essere che Fred Hoyle, con il suo romanzo di fantascienza "La nuvola nera", non fosse poi troppo lontano dalla verità.

In un articolo pubblicato dalla rivista Geophysical Research Letters, infatti, ricercatori dell'Università del Colorado, negli Stati Uniti, ipotizzano che il passaggio di nuvole interstellari di gas o polvere potrebbe aver influenzato seriamente lo sviluppo della vita sulla Terra, causando una o più estinzioni.

Di estinzioni di massa il nostro pianeta ne ha viste diverse, ad esempio quella di 65 milioni di anni fa, nella quale sparirono anche i dinosauri. Molti danno la colpa ad un asteroide, ma ce ne sono altre per le quali le cause non sembrano così chiare. E non bisogna dimenticare che la Terra ha attraversato due ere glaciali particolarmente drammatiche, in cui l'intero pianeta era diventato una "palla di neve", come usano dire i geologi.

Elaborando modelli computerizzati, il gruppo di scienziati americani ha visto che eventi catastrofici del genere potrebbero essere nati perché il nostro Sistema Solare aveva incontrato una di quelle nuvole di polvere interstellare che girano per la galassia.

Molta di quella polvere sarebbe naturalmente catturata dalla Terra, finendo per mescolarsi nell'atmosfera e schermando la luce del Sole. E' più o meno lo stesso concetto dell'inverno nucleare. Oppure, in altri casi, il materiale di cui la nuvola può essere composta sarebbe capace di consumare lo strato di ozono, aumentando la quantità di radiazioni ultraviolette e danneggiando la vita terrestre.

Per ora sono solo speculazioni al computer, ma gli autori dello studio pensano di mettersi a cercare le prove, in particolare l'Uranio 235. Se lo si trovasse negli strati geologici corrispondenti alle ere glaciali "palla di neve", sostengono, allora l'ipotesi comincerebbe ad assumere credibilità.

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