La mucca pazza elettronica
I prioni, le particolari proteine che nella loro versione anomala provocano il morbo della Mucca pazza, sono certamente poco simpatici. Ora potrebbero diventare invece una importante risorsa della tecnologia elettronica.
Un gruppo di scienziati dell'Università di Cambridge, che hanno pubblicato i loro dati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ha infatti scoperto che i prioni sono particolarmente adatti per la costruzione di microscopici circuiti elettronici.
Di per sé i prioni anomali sono isolanti, quindi ci si potrebbe fare ben poco da un punto di vista elettronico, ma gli scienziati americani sono riusciti a legare oro o argento a quelle proteine, facendone dei cavi, per quanto piccoli.
Il bello è che i prioni, come molti sapranno, sono in grado di "convincere" altre proteine come loro, ma che sono nella forma normale, a cambiare forma e diventare anomale anch'esse. In laboratorio questo processo finisce per creare filamenti particolarmente resistenti.
L'obiettivo è di trovare sistemi per produrre componenti elettronici destinati alle cosiddette nanotecnologie, quelle che un giorno potrebbero portare piccoli robot sottomarini nelle nostre vene ed arterie per monitorare il nostro stato di salute.
Per chi si fosse preoccupato che gli scienziati stiano giocando con il fuoco usando proteine così pericolose, sarà bene ricordare che i prioni usati non sono quelli delle mucche o dell'uomo, ma del lievito: completamente innocui per noi.