La gabbia che guida le proteine in formazione
Moltissime proteine, appena formate, devono assumere una forma molto specifica, altrimenti non potranno mai funzionare nelle cellule. Il processo di ripiegamento su sé stesse avviene dopo che nei ribosomi l'informazione contenuta nell'RNA (che a sua volta l'ha prelevata dal DNA) viene tradotta nelle sequenze di aminoacidi che poi formeranno le proteine finali. A quel punto, anche grazie ad una serie di altri meccanismi cellulari, la proteina assume la forma che le permetterà di compiere la sua funzione.
Ma cosa impedisce ad una proteina di ripiegarsi in modo sbagliato prima che il processo di formazione sia completo? Un po' come un rotolo di nastro adesivo che viene srotolato: se non ci si sta attenti, potrebbe incollarsi in modo da diventare inservibile. Ci vuole una guida.
La risposta sembra essere in una specie di "gabbia" che si trova proprio all'uscita dei ribosomi, come viene descritto in un articolo pubblicato on line dalla rivista Nature.
I ricercatori dell'Istituto Federale di Tecnologia di Zurigo, in Svizzera, hanno descritto la sua struttura nel batterio Escherichia coli. Il "fattore di innesco", come viene chiamata la molecola, si lega ai ribosomi dal lato in cui la proteina in formazione uscirà. Quindi fornisce una struttura che la protegge in molti modi. Prima di tutto impedendo che alcuni enzimi presenti nella cellula possano attaccare la proteina, e poi, compito forse ancora più importante, tenendola "srotolata". In questo modo la molecola non può cominciare a ripiegarsi su sé stessa prima di essere completa.