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Notizia del 29/09/2003

La foresta tropicale si salva con la scienza

A parte le solite manifestazioni e concerti, ci sono sistemi pratici (probabilmente molto più efficaci) per evitare di perdere quella enorme riserva biologica rappresentata dalle foreste tropicali.

Uno di questi viene illustrato da ricercatori dell'Università dello Utah in un articolo pubblicato sulla rivista Frontiers in Ecology and the Environment. Gli scienziati americani hanno seguito una strada molto concreta, che potrebbe anche dare grossi benefici al resto del mondo: usare le foreste tropicali come enormi laboratori scientifici dove cercare nuovi farmaci.

L'idea si basa su un'esperienza reale: cinque anni fa diverse agenzie federali USA hanno finanziato con tre milioni di dollari una iniziativa di "bioprospezione". Il termine è in parte preso a prestito da quello che si fa in campo minerario, ad esempio quando si cercano oro o petrolio. Solo che in questo caso i tesori da cercare erano molecole estratte dalle piante della foresta.

Attraverso l'Istituto Tropicale Smithsonian, sono stati istituiti sei laboratori nel territorio di Panama. Dentro ci hanno lavorato scienziati americani (dell'Università dello Utah) e panamensi.

I risultati sono arrivati secondo le previsioni. Da un lato oltre centro di scienziati di Panama hanno trovato un impiego nel campo della ricerca, un obiettivo che forse non avrebbero mai potuto raggiungere, dall'altro sono state individuate tre nuove molecole che potranno in futuro diventare farmaci contro alcuni parassiti che colpiscono nelle zone tropicali.

Quindi, sostengono i promotori dell'iniziativa, progetti di ricerca come questo possono sia fornire un valido supporto alla crescita economica e sociale dei Paesi in via di sviluppo, sia portare alla scoperta di nuove terapie.

Il punto più interessante, però, è un altro: poiché tutte le ricerche sono state eseguite nel territorio panamense, con personale anche locale, non potranno verificarsi "furti" di molecole. Le compagnie farmaceutiche che volessero produrre farmaci basati sulle sostanze scoperte nella foresta dovranno quindi pagare i diritti al Paese nel quale la scoperta è stata effettuata. A quel punto la foresta tropicale diventa una grande risorsa economica per quella nazione, ma anche una grande risorsa medica per il resto dell'umanità. Insomma, tutti saranno più che interessati a salvaguardarla.

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