La fine della vita sulla Terra
Niente paura, la Terra resterà ancora un pianeta abitabile per un periodo compreso fra 1,75 e 3,25 miliardi di anni. Alla fine di questo lasso di tempo si troverà così vicina al sole da far evaporare i mari ed estinguere tutte le forme di vita esistenti. Lo studio, condotto da un team di astrobiologi dell'Università dell'East Anglia, è stato pubblicato sulla rivista Astrobiology.
Con “abitabilità" di un pianeta si intende la possibilità che ospiti una qualche forma di vita, anche solo microbica. Il "periodo abitabile" quindi corrisponde all'arco di tempo durante il quale il pianeta orbita all'interno di una zona (detta appunto zona abitabile), che si trova a una distanza tale dalla sua stella da permettere la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie planetaria.
Ovviamente le condizioni per noi umani e altre forme di vita complesse saranno invivibili già molto prima di allora, soprattutto considerando il cambiamento climatico già da ora in atto. Negli ultimi stadi dell’abitabilità del pianeta forse solo alcuni tipi di microbi riusciranno ancora a sopravvivere.
Il periodo di abitabilità di un pianeta, quindi, è solo una delle sue fasi ed è calcolabile tramite dei modelli di evoluzione stellare. La Terra non è sempre stata abitabile nei suoi circa 4,5 miliardi di esistenza e tornerà a non esserlo più a un certo punto.
Nel Sistema Solare, Marte potrebbe aver avuto un inizio di attività biologica ma non c’è stato il tempo per arrivare a forme di vita complessa.
I ricercatori hanno confrontato la Terra e Marte con altri otto pianeti che attualmente si trovano nella loro zona abitabile e hanno scoperto che le stelle di massa più piccola tendono ad avere periodi più lunghi di abitabilità.
Uno dei pianeti extrasolari a cui è stato applicato il modello è l’esopianeta Gliese 581d, che ha una durata abitabile davvero enorme: tra 42,4 e 54,7 miliardi di anni, cioè un periodo pari a dieci volte la durata della vita del nostro sistema solare.
Fino a oggi nessun pianeta veramente simile al nostro è stato rilevato. Eppure è possibile che ci sia un pianeta abitabile simile alla Terra nel raggio di dieci anni luce, una distanza piccola in termini astronomici.