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Notizia del 28/10/2008

La complessità di LHC in mano alle donne

Tra le iniziative da seguire al prossimo Festival della Scienza di Genova (23 ottobre – 4 novembre) si distingue per originalità e attualità la mostra «Donne alla guida della più grande macchina mai costruita dall’uomo», una raccolta di ritratti di ricercatrici italiane che hanno offerto importanti contributi alla realizzazione dell'Lhc (Large Hadron Collider), la potente macchina acceleratrice di particelle che al Cern di Ginevra riprodurrà lo stato della materia presente nell’Universo “bambino” di 14 miliardi di anni fa, pochi istanti dopo il Big Bang.

Ai volti e alle storie di queste donne è affidato il racconto di un progetto tra i più affascinanti della ricerca e della tecnologia: testimonianze preziose per tutte le ragazze e i ragazzi italiani, che vivono un momento magico della storia umana, ma spesso non ne sono coscienti. Lhc è infatti il più complesso strumento scientifico che l’uomo abbia mai avuto a disposizione. A questa sfida scientifica e tecnologica, che avrà ampie ricadute anche sul piano sociale ed economico (in campi come energia, salute, elettronica, informatica ecc.), concorrono migliaia di scienziati di 80 Paesi diversi. Ma Lhc è soprattutto una formidabile impresa della ricerca europea e italiana.

La mostra, ideata dalla giornalista scientifica Elisabetta Durante per il Distretto dell’Informazione Scientifica e Tecnologica (DISTI), con il sostegno di Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Seminario Nazionale di Fisica Nucleare e Subnucleare, Dipartimento di Fisica - Università e Politecnico di Bari, «intende inoltre comunicare un modello femminile alternativo, avviato su un cammino di competizione e successo internazionale (nonostante la giovane età) e pienamente immerso in quella che sempre più sarà la “società della conoscenza”: un modello profondamente diverso da quello avvilente e omologante che domina sui media». Le fotografie sono di Mike Struik, ricercatore del Cern.

L’appuntamento a Genova è dal 23 ottobre al 4 novembre presso il Complesso di S. Ignazio - Archivio di Stato (via di Santa Chiara, 28r): dal lunedì al venerdì ore 9-18, sabato e festivi ore 10-19. La mostra sarà proposta successivamente in altre città italiane ed europee, tra cui: Perugia (Science Festival), Bari (Festival dell’Innovazione), Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze.

Per ulteriori informazioni: elisabettadurante@gmail.com, tel. 320.17.10.521 – 320.43.16.203.