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Notizia del 29/10/2007

La casa in legno di sette piani resiste a un sisma devastante

E’ stata accolta con successo in Giappone la casa in legno progettata in Italia che resiste a sisma devastanti. Yoshimitsu Okada, tra i maggiori studiosi al mondo nel campo dei terremoti, è stato il primo a complimentarsi con il professor Ario Ceccotti, direttore dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Ivalsa-Cnr), nonché ‘papà’ di Sofie: “Ottimo lavoro, è un giorno memorabile, questo progetto italiano è destinato a cambiare il modo di costruire le case in tutto il mondo”. La casa di legno di sette piani e alta 23,5 metri, realizzata nei laboratori Ivalsa-Cnr di San Michele all’Adige (Trento) grazie ad un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, ha resistito con successo al test antisismico considerato dai giapponesi il più distruttivo per le opere civili: la simulazione del terremoto di Kobe. Mai prima d’ora al mondo una struttura interamente di legno aveva resistito ad una simile forza d’urto, se si fa eccezione per la ‘sorella minore’ di Sofie a tre piani, che nel luglio 2006 aveva già superato i severi test giapponesi.

L’esperimento ha avuto luogo presso l’Istituto nazionale di ricerca di scienze terrestri e prevenzione disastri di Miki in Giappone. “Abbiamo lavorato in Italia”, spiega Ario Ceccotti, “tenendo presente gli standard giapponesi per un prodotto globale, perché siamo convinti che la ricerca applicata non possa che essere apertura verso il mondo, così come una buona idea non conosce confini”.

Il test è il risultato finale di studi e ricerche durate cinque anni, che hanno individuato nella combinazione di materiali e connessioni meccaniche del prodotto la tecnica costruttiva ideale contro i terremoti. Un’ipotesi inconcepibile fino a qualche tempo fa, se si pensa che le normative internazionali vietano le costruzioni di legno in zona sismica sopra i 7,5 metri di altezza. Almeno fino ad oggi.

Commenta l’assessore alla ricerca, programmazione e innovazione della Provincia di Trento, Gianluca Salvatori: “Il risultato ottenuto rappresenta per noi un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza. E’ un punto di arrivo in quanto brillante conclusione di un progetto di ricerca avanzata su un bene materiale, la casa, che tutti consideriamo tra i più importanti. Siamo stati in grado di invertire l’idea secondo cui non è possibile costruire case di legno in zone sismiche, con una tecnologia e un livello di sicurezza molto alti. In questo senso consideriamo i test di Miki il punto di partenza perché le persone possano beneficiare di questa innovazione”.

La tecnologia della casa Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme: questo il nome del progetto) nasce da un forte legame con il territorio del Trentino ed è il prodotto di una filiera - dal bosco alla casa di legno – che sta incontrando l’interesse di molte aziende. E che dimostra definitivamente l’assoluta affidabilità e sicurezza del legno come materiale per l’edilizia, oltre al valore aggiunto in termini di comfort abitativo, economicità, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente. Un nuovo modello di abitazione con standard certificati e in grado di garantire sicurezza: la casa di legno Ivalsa-Cnr infatti è anche anti-incendio e il modello di tre piani, dopo oltre un’ora di test del fuoco, ha conservato ancora intatte le sue proprietà meccaniche e inalterata la sua struttura.

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