L'Europa avrà una sua struttura per le comunicazioni spaziali
E' una necessità per qualsiasi struttura sia seriamente impegnata nell'esplorazione spaziale: il cosiddetto "Deep space network". Ora anche l'Europa sta costruendo la rete di antenne che lo compone.
I motivi sono semplici: quando c'è una missione spaziale in corso, sia con sonde automatiche sia con equipaggio, molte volte è necessario tenersi continuamente in contatto con il veicolo cosmico. Però la Terra gira, ed allora un'antenna situata in un particolare punto non basterà, perché ci sarà una parte della giornata in cui sarà puntata nella direzione sbagliata.
Così bisogna avere un po' di antenne sparse per il pianeta ad intervalli regolari, in modo che una di esse sia sempre nella posizione giusta per mantenere le comunicazioni.
La Nasa ha da tempo il suo deep space network, mentre i cinesi, che si stanno solo ora affacciando all'esplorazione spaziale in grande stile, usano tre navi che, quando una missione è in corso, si dirigono in altrettanti punti del pianeta in modo da assicurare la necessaria copertura.
L'Agenzia spaziale europea punta adesso a costruire una sua rete fissa, sul modello di quella americana. La prima installazione è stata appena inaugurata in Australia, a New Norcia, a 150 chilometri da Perth.
L'antenna permetterà all'Esa di mantenere le comunicazioni con sonde in viaggio nello spazio anche quando l'Europa si troverà "girata" dall'altra parte. E l'installazione avrà molto presto il suo battesimo del fuoco: la missione europea Mars express, il cui lancio è previsto per il prossimo maggio, sarà la prima ad usare l'antenna di New Norcia.