L'altalena del clima
Le variazioni climatiche risalenti a circa 150.000 anni fa potrebbero dare agli scienziati degli elementi utili per predire il futuro del nostro pianeta. Uno studio pubblicato su Nature spiega che gli esperti del gruppo di ricerca EPICA (European Project for Ice Coring in Antartica), del quale fa parte anche l'Italia, effettuando dei carotaggi ad oltre 2.500 metri di profondità nella coltre di ghiaccio dell'Antartico, sono riusciti ad estrapolare dei dati sul clima dell'epoca preistorica grazie all'esame delle bolle di atmosfera rimaste imprigionate nel ghiaccio. Analizzando gli isotopi di ossigeno presenti il team di EPICA è stato in grado di definire un tracciato delle temperature che indica come ad un raffreddamento del clima in Groenlandia corrispondesse un innalzamento delle temperature nella regione Antartica e viceversa. Un'altalena provocata dallo scioglimento dei ghiacci ad un Polo e dalla conseguente immissione di acqua fredda trasportata attraverso le correnti oceaniche all'altro Polo.
Le variazioni climatiche ai Poli sono più veloci rispetto a quelle nel resto della Terra, per questo vengono monitorate con attenzione, ma, ci avvertono gli scienziati, nelle epoche remote si trattava di fenomeni legati a variazioni locali, molto più difficili diventano le previsioni legate invece ad un fenomeno globale quale quello attuale dell'effetto serra.
In particolare l'allarme climatico lanciato in questi ultimi tempi deriva dal fatto che nell'ultimo secolo il riscaldamento dell'Antartico è stato tre volte più veloce rispetto alla media globale e che si prevede un riscaldamento della Groenlandia pari ad 8