Notizie

Notizia del 19/12/2012

Ingannare il sistema immunitario per sconfiggere i tumori

Ingannare il sistema immunitario umano per far arrivare il farmaco dritto sul bersaglio: le cellule tumorali. Funziona così, in estrema sintesi, il sistema messo a punto da Nicoletta Quattrocchi, ventinovenne ricercatrice italiana, che ne ha fatto il tema della sua tesi di dottorato in Medicina Molecolare e Traslazionale all’Università di Milano-Bicocca.

In presenza di processi infiammatori, quale ad esempio un tumore, le cellule bianche del sistema immunitario, dette leucociti, sono capaci di passare dal circolo sanguigno al sito infiammato grazie al coinvolgimento di specifiche proteine espresse sulle loro membrane cellulari.

Nel lavoro, pubblicato su Nature Nanotechnology, Quattrocchi dimostra come queste proprietà dei leucociti possano essere trasferite ai sistemi di trasporto dei farmaci ricoprendoli con membrane cellulari isolate dai leucociti stessi. In particolare si sono usate particelle nanoporose di silicio ricoperte con membrane cellulari di leucociti, dimostrando la capacità di questo sistema di sfuggire al riconoscimento del sistema immunitario e di interagire e trasmigrare attraverso un modello di sistema endoteliale.

I vantaggi attesi da questo innovativo sistema sono dettati anche dalla sua possibile applicazione in tutte le patologie di natura infiammatoria, dal tumore all’aterosclerosi, che hanno come caratteristica comune la trasmigrazione dei leucociti dal circolo sanguigno al tessuto infiammato.